Serata post natalizia ad Aregai

Natale con i tuoi, Santo Stefano e seguenti su... Lady Blues!

 
Aperitivo e cenetta in barca coi cari amici di Ka-Tet, due passi sulla banchina e un filmatino alla nostra accogliente barchetta! :D
 


Lady Blues ed il suo equipaggio su RAI 3!

Lady Blues, Capt.Simon, Timoniere Ombretta e sopratutto l'Ammiraglio Zarina, ospiti del programma di Licia Colò "Alle falde del Kilimangiaro"!


Ogni anno ormai il filmato delle vacanze è un qualcosa di irrinunciabile, tanto quanto il viaggio stesso in barca!
Ormai per me è un vizio irrinunciabile l'avere un bel montaggio di video e foto che mi ricordino quei magnifici paesaggi, quei momenti unici, attesi per mesi e mesi, da rivedere, da rigustare incontinuo durante l'anno. ;)
Ombretta lo sa e ogni volta si dedica con pazienza al lunghissimo montaggio ed editing video.
L'anno scorso l'idea: perché non provare a proporre qualcosa al programma di viaggi per eccellenza, nella sezione "Turisti Registi"?
L'idea piacque subito, quindi l'imput per le vacanze successive, dell'estate 2013 è stato quello di filmare, filmare filmare il più possibile e con un occhio a cogliere al meglio le bellezze naturali della nsotra meta preferita: la Corsica!
Esperienza davvero molto bella, resa piacevolissima dalla disponibilità ed attenzione della conduttrice Licia Colò e dalla sagacia incredibilmente gentile di Dario Vergassola!



Ecco il risultato di quasi 5 ore di filmati grezzi, sapientemente montati per l'intervento in trasmissione:



Home is where the anchor drops

Home is where the anchor drops




Perché allontanarsi un pó di giorni da città, caos, rumori, stress, giova al corpo ed all'anima...

Perché godersi il caldo del sole, il profumo del mare, gli aromi della macchia mediterranea, ascoltando l'assordante canto delle cicale, è un tonico per lo spirito...

Perché ammirare un tramonto in pozzetto, dondolati dalle onde, ti mette in pace col mondo...

Perché ammirare il cielo stellato, lontani da ogni disturbo luminoso, in pace, tranquillità e silenzio, è un'esperienza mistica...

Perché addormentarsi in due, in quel piccolo, accogliente nido che é la barca, sapendo di esser attorniati da buio, stelle, stando sospesi sopra il mare, è ina cosa romanticissima...

Perché svegliarsi col sole, con un mare splendido negli occhi, riempie di una pace e serenità uniche!!!


25 aprile 2013: l'occasione per un ponte irrinunciabile!

L'idea era quella di sfruttare il lunghissimo ponte a disposizione, da sabato 20 fino a domenica 28 aprile, per una estesa scorrazzata in Costa Azzurra, Porquerolles ed oltre, ma... il meteo non è stato dello stesso parere!


Ecco il racconto di quello che è stato un ponte ipoteticamente lunghissimo, in realtà una tre giorni in ogni caso bellissima, per certi versi sorprendente, ma davvero troppo breve.
Il programma era semplice: il 25 aprile, capitando di giovedì e grazie a diversi incroci di pause lavorative, dava modo di sfruttare un ponte lunghissimo, addirittura oltre una settimana.
Inizialmente l'idea un pò sognante era quella di poter mirare alto, con tutti quei giorni a disposizione si era prima pensato come possibile meta a Porquerolles, poi fantasticato di calanchi, Cassis e Marsiglia...
Ma come sempre accade per i progetti di navigazioni a vela, tra il dire e il fare, tra la mappa e la navigazione vera, c'è di mezzo il mare, o meglio il meteo.
Previsioni incerte, alternanza di pioggia, sole, vento e pioggia. Un bel dispetto, arrivando da una settiman di temperature e meteo quasi estivi...
In ogni caso, meglio ripiegare sulla vicina Costa Azzurra e in particolare le isole Lérins. Meno gloria, ma più concretezza.
 
Sfogliando il libro di bordo, in un post "postumo",  ecco il racconto di come è andata...

Arrivare in barca  dopo settimane di assenza ti riempie sempre di una felicità intensa ed allo stesso tempo pacata, impagabile! L'immaginare poi le navigazioni che ci attenderanno nei prossimi giorni ci carica a mille!
Sabato 20 aprile, un bel tramonto sembra proprio volerci far sperare per il meglio, aiutiamo il morale già alto con un'inevitabile cenetta aperitivo in quadrato, aspettando che la stagione permetta il primo aperitivo all'aperto.


La mattina successiva, domenica 21, il risveglio un pò tardivo (avevamo accumulato una discreta carenza di ore di sonno) è alllietato da un magnifico caldo sole, cielo limpido e azzurro, colazione con l'ormai irrinunciabile cappuccino (ora anche in barca col magico bricchetto!) e squisiti croissant sfogliati al burro, in stile francese, magistralmente scaldati e resi croccanti da Ombretta! Nel primo pomeriggio invece ci sgranchiamo con 2 passi nel porto allietati, oltre che dal sole, dai magnifici colori della primavera.


Ottimizzare l'alternatore motore

Dopo aver montato il monitor della batteria servizi è finalmente ora di massimizzare la resa dell'alternatore motore. Tra le varie opzioni, un pò per predisposizione personale, un pò per economia di budget, ho scelto quella apparentemente più difficile!


Questo post (anche in questo caso... postumo) segue quello sull'installazione a bordo di Lady Blues del Battery Monitor Nasa BM-1, in maniera consequenziale: potendo controllare al meglio le batterie, la loro carica e scarica, era giunto il momento di ottimizzarne la carica col principale mezzo già a disposizione: l'alternatore a motore! E questo, sopratutto in vista delle vacanze 2013: solo 5 giorni ci separavano dall'agognata partenza per la crociera in Corsica! 

Sulla barca precedente, il Comet 303 Moby Dick, già avevo sperimentato la qualità ed efficienza del booster Battery to Battery della Sterling Power, che agisce interposto tra batteria motore e bancos ervizi, facendo da booster su quest'ultima. Montaggio più che banale e buona resa nel migliorare la carica. In alternativa avrei potuto optare per l'Alternator to Battery Charger, sempre della stessa casa, aggeggio che varebbe rimpiazzato il partitore a diodi, agendo anche in quest caso da booster sul banco servizi.
Alla fine invece ho optato per lo Sterling ProReg B Digital Alternator Regulator. Stesse funzioni dei precedenti, come capacità di massimizzare l'uscita dell'alternatore di serie e di garantire una carica in 4 fasi e per 4 tipologie diverse di batterie (anche se personalmente, in accordo con Charles Sterling, mi affido solo alle piombo/acido libero per poter ottenere la più rapida carica possibile...), come controparte solo un'installazione discretamente più elaborata.

Devo dire che alla fine la paventata difficoltà di montaggio non è stata poi tale. Di certo è sconsigliato a chi proprio non ha la voglia o la manualità per smontare ed aprire il proprio alternatore. In caso contrario non è nulla di impossibile!
Servono solo pazienza, i giusti attrezzi (oltre gli standard: saldatore, pinza per crimpare faston e capicorda ad occhiello, un  set di limette di precisione e chiave dinamometrica per il serraggio dei dadi dell'alternatore) e un filo di attenzione per leggere, rileggere e ben comprendere le approfondite istruzioni in inglese, fornite a corredo.

In pratica questo piccolo scatolino esterno agirà sul regolatore di serie incorporato all'alternatore e ne prenderà il controllo, "spremendo" letteralmente quest'ultimo e rendendolo un moderno mezzo di carica a 4 fasi.
Da sottolineare che nel nuovo regolatore esterno non ci sarà un forte passaggio di corrente, al contrario dei booster accennati prima. Quindi, se l'impianto a bordo sarà già sovradimensionato per la sezione dei cavi di ricarica, questo non andrà toccato. Come vedremo, non è stato così su Lady Blues: la linea di ricarica del banco servizi, adatta alla scarsità del regolatore di serie, si è dimostrata davvero troppo esigua una volta ottimizzato il tutto, a maggior ragione considerando il lungo percorso del cavo dal partirore alle batterie.

Ma torniamo all'installazione del regolatore e vediamo con l'aiuto di qualche foto come è stata fatta nel giro di un pomeriggio, in tutta tranquillità. Preciso che il lavoro è stato eseguito su un motore Volvo MD2020 D e su un alternatore Valeo da 60A (molto in teoria... perchè il battery monitor ci ha impiegato poco a mostrarmi che pur a batterie ben scariche, la configurazione di serie a fatica passa i 10-15 A di uscita!).

Per prima cosa ho isolato totalmente le batterie motore e servizi. Quindi passo passo ho scollegato tutti i cavi dal retro dell'alternatore, prendendo nota dei vari colori e posizioni.
A questo punto ho smontato l'alternatore dal blocco motore. Quindi, con un filo di apprensione ho rimosso la sua parte posteriore, un coperchietto di plastica, dove si trova il regolatore di serie, per accedere alle spazzole:


Monitorare i consumi elettrici di Lady Blues. E non solo!

Come poter finalmente sapere quanta corrente si "bevono" il frigorifero ed altre utenze elettriche. Ma anche quanta ce ne da l'alternatore del motore. Con possibili, deludenti sorprese...


Ammettiamolo, il tema dell'indipendenza elettrica, per chi vuole rendersi il più possibile indipendente dai porti durante le prorpie peregrinazioni in mare, è fondamentale!

L'acqua dolce si può razionare tanto, con diverse accortezze, bastano poche taniche extra nel gavone e i giorni di autonomia crescono notevolmente.
Ma con l'elettricità tutto è più complicato, se appena si vuole qualcosa di fresco in frigo.
Possiamo aumentare la dotazione delle batterie (su Lady Blues ci son 2 nuove Crown a scarica lenta da 104 Ah, per un totale di 210Ah), si possono sostituire tutte el lampadine a led, col vantaggio di poter accendere le luci interne la sera, senza incidere significativamente sui consumi, possiamo evitare di accendere stereo ed altre utenze non indispensabili, ma il frigo, con la sua insaziabile fame di ampere, ci annienterà comunque le batterie in pochissimo tempo!

La soluzione definitiva che potrei immaginare sarebbe unire un paio dipannelli  solari per un totale di circa 100-150W ad un bel generatore eolico, possibilmente silenzioso (quante giornate in rada, molestate dal fischio altalenante, a  momenti davvero molesto di certe turbine eoliche sulle barche vicine!). Unico problema, il vil denaro...

Soluzione adottata prima delle ferie 2013: ottimizzare l'impianto elettrico col minimo della spesa, cominciando da ciò che già c'era, cioè l'alternatore del motore Volvo Penta 2020.
In particolare, ho ordinato sul sempre conveniente sito http://www.jgtech.com un regolatore digitale per alternatore della Sterling Power e l'ormai famoso ed apprezzato Battery Monitor BM-1 della Nasa, perchè credo sia molto utile sapere come e quanto si stanno scaricando le batterie, per poi poterle ricaricare prima di averle troppo basse di voltaggio. Idem per la fase di carica.

Quindi, anche per semplicità operativa, per prima cosa c'è stata l'installazione del Battery Monitor.

Poco da dire, operazione semplice, da una parte foratura (sempre con un pizzico di ansia) del bel mogano della Lady, a fianco del tavolo da carteggio, per ricavare la sede di incasso dello strumento. Operazione eseguita in maniera rapida ed impeccabile dal babbo. Il punto scelto ha garantito una visibilità ottima e al contempo una buona vicinanza al pacco batterie, alloggiato sotto la panca adiacente.


Amarcord: la breve ma intensissima crociera estiva 2012 - Seconda ed ultima parte

Vacanze 2012, poco più di una settimana tra le rade della Corsica del Nord: 

11 => 19 Agosto 2012

Ile Rousse, Calvi, rada de l'Oscelluccia

Mercoledì 15 Agosto
Ieri, passeggiando in spiaggia, abbiamo notato che le rocce dei fondali attorno alla baia sono abbondantemente ricoperte da concrezioni rosa intense e la stessa spiaggia, proprio nel tratto del bagnasciuga è coperta da un velo di sabbia rosa intenso, creata dallo sbriciolarsi di queste incrostazioni. Risultato, il bagnasciuga ha uno stupendo riflesso rosato! :D Strano che la spiaggia non sia famosa per questo, fatto sta che abbiamo deciso di svegliarci di buon'ora per scendere a terra col tenderino armati di reflex e videocamera e riprendere questa meraviglia prima dell'arrivo dei barconi di turisti. Tornati a bordo, Zarina si perde meditativa ed immobile nella contemplazione del sole e del mare. E' incredibile come a ben pensarci, questi ritmi tranquilli siano perfetti anche per l'animo della nostra felinetta di bordo! ;)

 
 


Amarcord: la breve ma intensissima crociera estiva 2012 - Prima parte

Vacanze 2012, poco più di una settimana tra le rade della Corsica del Nord: 

11 => 19 Agosto 2012

Davvero troppi pochi giorni, per una vacanza incerta fino all'ultimo... ma fortunatamente tutto è filato per il verso giusto, nessun contrattempo o problema, Poseidone ed Eolo sono stati più che benevoli (vedremo in molti sensi) con Lady Blues ed il suo equipaggio, garantendo una crociera di tutto relax - indispensabile visto il periodo da cui provenivano il Capitano ed il Timoniere - con permanenza ottimale in rade a dir poco indimenticabili!!! :D

 

Ecco come da nostra usanza la mappa sul sito www.youposition.it , il video ed il diario fotografico, di questa mini vacanza estiva davvero incredibilmente ben riuscita....


Prima parte: partenza, Saleccia e plage du Loto

Sabato 11 agosto 2012
Siamo arrivati al Marina degli Aregai venerdì in tarda notte, il tempo di caricare l'indispensabile in barca e ci siamo addormentati in cuccetta alle 2 passate: abbiamo alla fine rinunciato alla pazza idea, balenata i giorni scorsi, di partire immediatamente, nottetempo per la traversata. Le taniche extra di gasolio, la tanichetta di benzina per il fuoribordo del tender e la cambusa non deperibile erano già stati approntati i fine settimana scorsi, ma siamo davvero troppo stanchi e io arrivo da settimane di lavoro che, seppur "alla giornata", è stato intensissimo, con sveglie al buio e 12-13 ore fuori casa al giorno. Non sarei stato sufficientemente lucido per una partenza e traversata in sicurezza.
La mattina, sveglia ovviamente un pò ritardata, spesa del cibo fresco e con una discreta calma ci siamo preparati a mollare gli ormeggi alle 13:20 e fuori dal porto facciamo prua per 139º, trovando 6 nodi di brezzolina ovviamente piazzata 20° a sx... Motore quindi ma almeno l'arietta in prua ci evita di cuocere. Inizia questa breve ma speriamo intensa vacanza!!!

clikka sulle anteprime x ingrandire le foto, clikka a destra o sinistra dell'ingrandimento per cambiare immagine


Lunga vita a Lady Blues!

MANUTENZIONE ORDINARIA, QUALCHE RITOCCO E OGNI TANTO UNA PICCOLA PERSONALIZZAZIONE

Dopo che è sfumata l'opportunità di passare qualche giorno in mare per le festività pasquali, causa maltempo, per Lady Blues e il suo equipaggio si è concretizzata l'opportunità di una mini-crociera in occasione del ghiotto ponte del 25 aprile! (Diario di bordo presto on-line su questo blog...)
Inevitabile a quel punto dedicarle un pò di attenzione, per mantenerla semrpe in perfetta forma, sia con l'ordinaria manutenzione, che con qualche piccolo intervento extra di riparazione, senza trascurare le inevitabili piccole personalizzazioni che via via il vivere a bordo ci suggerisce.

Per prima cosa, è stata l'ora del tagliando annuale: anche se le ore di motore sono state scarse la scorsa stagione, con solo una settimana di ferie e nessun bighellonaggio a Capodanno, mi sono imposto la regola di non trascurarlo.


Sono quindi intervenuto nell'ordine su:

Sfruttiamo il gavone sotto la cuccetta a prua!

COME CREARE CON POCHE MOSSE UN RAPIDO ACCESSO AL GAVONE DI PRUA

Quando in una barca ci si trova bene, diventa naturale personalizzarla, ottimizzarla, anche in aspetti secondari, ma che il vivere a bordo alla fine suggerisce come possibili piccoli miglioramenti.

Dato di fatto: il gavone nell'ampissima cabina di prua, proprio sotto la parte più ampia della cuccetta, risulta alla fine poco o nulla sfruttabile. Infatti per accederci, ogni volta bisognerebbe disfare il letto, che quando si sta un pò regolarmente a bordo, non è dato da due sacchi a pelo, ma da lenzuola magari appena rifatte e nelle medie e fredde stagioni, da coperte varie, copriletti etc.. Smontare e rimontare tutto a  volte scoccia e si finisce per sfruttare poco questo ampio spazio.

Ho quindi pensato di copiare la soluzione in effetti presente su altri modelli: creare un più comodo e rapido accesso frontale. Niente casetti, di difficile realizzazione e che alla fine sacrificano il volume totale, ma una semplice anta apribile.

Punti da rispettare:
  • Lavoro esteticamente "pulito"
  • Rispetto dello stile generale della falegnameria, senza creare un'accozzaglia di dettagli evidentemente posticci. Questo perchè il bel mogano rosso di Ladi Blues  e le linee dello stesso ci piacciono parecchio e non avremmo avuto il coraggio di rovinare il tutto...
Per il primo punto (e anche considerando la mia cronica mancanza di tempo e la pigroneria che sempre più spesso mi assale nei week end al mare!) mi è venuta incontro la grandissima manualità e precisione del babbo che si è ben prestato per la prima parte, la più impegnativa, del lavoro.

Guide e riscontri fissati in loco, fori di partenza e poi seghetto alternativo,con molta mano ferma e molto... coraggio! Così è stato tagliato il rettangolo dell'anta.

Per un ottimo risultato estetico e per limitare al minimo indispensabile ogni successiva rifinitura, niente di meglio di una cornicetta a sormontare, applicata all'anta, dello stesso colore e finitura del mogano originale, appena stondata, perfettamente in stile con lo stile generale. Impossibile chiedere di meglio.  Fissaggio con resina epoxy caricata.

Ovviamente, il profilo a sormonto semplifica la vita, ma rende impossibile l'uso di cerniere. Si decide quindi per l'anta da asportare completamente.E' stato applicato una specie di "dente" di riscontro creato con un listello di mogano, nella parte inferiore: qui l'anta si incastra in sede sia tramite la cornice esterna sia con questo listello interno.

In alto, un bello scrocchetto a pulsante, praticamente identico agli originali dei portaoggetti, se non ancora migliore, perchè in ottone cromato e non plastica. "Elle" di fermo per los crocchetto, fissata all'interno del gavone, tramite un blocchetto di mogano. Giusto la fatica di prender due misure e far i fori per pulsante e viti.

Alla fine, efficienza ottima, visto che il pulsante, dal dente un pò trapezoidale, ferma ottimamente l'anta contro il proprio riscontro, senza lasciar gioco a noiose vibrazioni o cigolii.

Queste le immagini del risultato finale, non avento le foto dei singoli passi:

Clikka sulle immagini per ingrandirle
 
La parte interna dello scrocchetto

Upgrade dell'impiando di illuminazione: E LUCE FU!

PIAN PIANO, LADY BLUES SI RIEMPIE DI LED

Questa è sempre stata una mia fissa, sostituire poco per volta le lampadine originali, alogene da 10 W con attacco G4, con qualcosa a led per cercare di contenere i consumi elettrici quando si sta in rada (cioè, per noi, in vacanza vuol dire SEMPRE), senza dover ricorrere al lume di candela o alla penombra forzata.

Parallelamente, c'era da valutare la dotazione globale di serie, criticata anche da qualche rivista di settore, dal momento in cui una delle pecche del B32 è proprio l'illuminazione elettrica di serie

Le plafoniere di per se sono in buon numero: 6 in quadrato, 2 in ogni cuccetta, 1 in bagno. 
Peccano però per ubicazione, perchè ad esempio sulla zona cucina è presente un solo punto luce un pò decentrato, viene quindi ben illuminato il lavello, ma scarsamente la zona cottura. 
Mancano poi del tutto i punti luce "ambientali", degli spot diciamo decorativi, solitamente posizionati lateralmente e contro la paratia di prua. Le sole plafoneire danno una buona illuminazione generale, diffusa dall'alto, in stile lampadario, ma mancano del tutto dei punti a luce localizzata, spot.
Quest'ultima potrà sembrare un'esigenza di secondo piano, trascurabile, ma quando si vive la barca il più possibile, anche nei fine settimana invernali, dalle lunghe ore di buio, la barca diventa come una vera e propria casa, vien naturale ricercarci il massimo comfort anche da questo punto di vista. ;-)

Le soluzioni inquadrate sono state principalmente 2:
  • incrementare i punti di illuminazione, utilizzando allo scopo plafoniere ex novo a led
  • sostituire man mano le ampolle alogene G4 da 10 W con lampadine a led a basso consumo e luce calda.
A questo punto, ne ho approfittato per intervenire con ordine, ho quindi utilizzato un interruttore del pannello elettrico già serigrafato per le luci interne, ma lasciato libero dal cantiere: tutti i nuovi punti luce a led son stati posizionati sotto questo interruttore di controllo e protezione, per lasciare separato il circuito di serie. Unica eccezione, la nuova plafoniera a led sopra la cucina, perchè alimentarla dal quadro si è dimostrato davvero impossibile!

Infatti, ho pensato di migliorare l'illuminazione in zona cucina, montando una plafoniera a barra orientabile, dotata di interruttore locale, posta proprio sopra i fornelli. Purtroppo però, raggiungere questo punto passando dall'intercapedine sotto i cielini, anche con una buona sonda, si è dimostrato impossibile...
Ho quindi dovuto "rubare" l'alimentazione dalla vicina plafoniera di serie, posta sopra il lavello.

Questo il modello installato:


Luce neutra, appena più fredda rispetto alle plafoniere di serie con alogena 10W, ma ben diffusa e orientabile, in modo da poterla ben direzionare sulla zona lavoro, senza "abbagliare" l'addetto/a alla cucina. Questo il risultato pratico: