25 aprile 2013: l'occasione per un ponte irrinunciabile!

L'idea era quella di sfruttare il lunghissimo ponte a disposizione, da sabato 20 fino a domenica 28 aprile, per una estesa scorrazzata in Costa Azzurra, Porquerolles ed oltre, ma... il meteo non è stato dello stesso parere!


Ecco il racconto di quello che è stato un ponte ipoteticamente lunghissimo, in realtà una tre giorni in ogni caso bellissima, per certi versi sorprendente, ma davvero troppo breve.
Il programma era semplice: il 25 aprile, capitando di giovedì e grazie a diversi incroci di pause lavorative, dava modo di sfruttare un ponte lunghissimo, addirittura oltre una settimana.
Inizialmente l'idea un pò sognante era quella di poter mirare alto, con tutti quei giorni a disposizione si era prima pensato come possibile meta a Porquerolles, poi fantasticato di calanchi, Cassis e Marsiglia...
Ma come sempre accade per i progetti di navigazioni a vela, tra il dire e il fare, tra la mappa e la navigazione vera, c'è di mezzo il mare, o meglio il meteo.
Previsioni incerte, alternanza di pioggia, sole, vento e pioggia. Un bel dispetto, arrivando da una settiman di temperature e meteo quasi estivi...
In ogni caso, meglio ripiegare sulla vicina Costa Azzurra e in particolare le isole Lérins. Meno gloria, ma più concretezza.
 
Sfogliando il libro di bordo, in un post "postumo",  ecco il racconto di come è andata...

Arrivare in barca  dopo settimane di assenza ti riempie sempre di una felicità intensa ed allo stesso tempo pacata, impagabile! L'immaginare poi le navigazioni che ci attenderanno nei prossimi giorni ci carica a mille!
Sabato 20 aprile, un bel tramonto sembra proprio volerci far sperare per il meglio, aiutiamo il morale già alto con un'inevitabile cenetta aperitivo in quadrato, aspettando che la stagione permetta il primo aperitivo all'aperto.


La mattina successiva, domenica 21, il risveglio un pò tardivo (avevamo accumulato una discreta carenza di ore di sonno) è alllietato da un magnifico caldo sole, cielo limpido e azzurro, colazione con l'ormai irrinunciabile cappuccino (ora anche in barca col magico bricchetto!) e squisiti croissant sfogliati al burro, in stile francese, magistralmente scaldati e resi croccanti da Ombretta! Nel primo pomeriggio invece ci sgranchiamo con 2 passi nel porto allietati, oltre che dal sole, dai magnifici colori della primavera.


Ottimizzare l'alternatore motore

Dopo aver montato il monitor della batteria servizi è finalmente ora di massimizzare la resa dell'alternatore motore. Tra le varie opzioni, un pò per predisposizione personale, un pò per economia di budget, ho scelto quella apparentemente più difficile!


Questo post (anche in questo caso... postumo) segue quello sull'installazione a bordo di Lady Blues del Battery Monitor Nasa BM-1, in maniera consequenziale: potendo controllare al meglio le batterie, la loro carica e scarica, era giunto il momento di ottimizzarne la carica col principale mezzo già a disposizione: l'alternatore a motore! E questo, sopratutto in vista delle vacanze 2013: solo 5 giorni ci separavano dall'agognata partenza per la crociera in Corsica! 

Sulla barca precedente, il Comet 303 Moby Dick, già avevo sperimentato la qualità ed efficienza del booster Battery to Battery della Sterling Power, che agisce interposto tra batteria motore e bancos ervizi, facendo da booster su quest'ultima. Montaggio più che banale e buona resa nel migliorare la carica. In alternativa avrei potuto optare per l'Alternator to Battery Charger, sempre della stessa casa, aggeggio che varebbe rimpiazzato il partitore a diodi, agendo anche in quest caso da booster sul banco servizi.
Alla fine invece ho optato per lo Sterling ProReg B Digital Alternator Regulator. Stesse funzioni dei precedenti, come capacità di massimizzare l'uscita dell'alternatore di serie e di garantire una carica in 4 fasi e per 4 tipologie diverse di batterie (anche se personalmente, in accordo con Charles Sterling, mi affido solo alle piombo/acido libero per poter ottenere la più rapida carica possibile...), come controparte solo un'installazione discretamente più elaborata.

Devo dire che alla fine la paventata difficoltà di montaggio non è stata poi tale. Di certo è sconsigliato a chi proprio non ha la voglia o la manualità per smontare ed aprire il proprio alternatore. In caso contrario non è nulla di impossibile!
Servono solo pazienza, i giusti attrezzi (oltre gli standard: saldatore, pinza per crimpare faston e capicorda ad occhiello, un  set di limette di precisione e chiave dinamometrica per il serraggio dei dadi dell'alternatore) e un filo di attenzione per leggere, rileggere e ben comprendere le approfondite istruzioni in inglese, fornite a corredo.

In pratica questo piccolo scatolino esterno agirà sul regolatore di serie incorporato all'alternatore e ne prenderà il controllo, "spremendo" letteralmente quest'ultimo e rendendolo un moderno mezzo di carica a 4 fasi.
Da sottolineare che nel nuovo regolatore esterno non ci sarà un forte passaggio di corrente, al contrario dei booster accennati prima. Quindi, se l'impianto a bordo sarà già sovradimensionato per la sezione dei cavi di ricarica, questo non andrà toccato. Come vedremo, non è stato così su Lady Blues: la linea di ricarica del banco servizi, adatta alla scarsità del regolatore di serie, si è dimostrata davvero troppo esigua una volta ottimizzato il tutto, a maggior ragione considerando il lungo percorso del cavo dal partirore alle batterie.

Ma torniamo all'installazione del regolatore e vediamo con l'aiuto di qualche foto come è stata fatta nel giro di un pomeriggio, in tutta tranquillità. Preciso che il lavoro è stato eseguito su un motore Volvo MD2020 D e su un alternatore Valeo da 60A (molto in teoria... perchè il battery monitor ci ha impiegato poco a mostrarmi che pur a batterie ben scariche, la configurazione di serie a fatica passa i 10-15 A di uscita!).

Per prima cosa ho isolato totalmente le batterie motore e servizi. Quindi passo passo ho scollegato tutti i cavi dal retro dell'alternatore, prendendo nota dei vari colori e posizioni.
A questo punto ho smontato l'alternatore dal blocco motore. Quindi, con un filo di apprensione ho rimosso la sua parte posteriore, un coperchietto di plastica, dove si trova il regolatore di serie, per accedere alle spazzole: