Bavaria 32 "Lady Blues", ovvero, la piccola grande realizzazione di un sogno...
Il passaggio dalla precedente barca, il pur tanto amato Comet 303 "Moby Dick", è avvenuto quasi per caso, senza programmazione. Ne potete leggere qua le vicissitudini. La principale motivazione è stata la ricerca di maggior comfort, pur a scapito di qualche piccola rinuncia dal lato prestazioni di bolina e linee d'acqua. E in effetti Lady Blues ci ha subito viziati con molto maggior spazio vivibile, tanto spazio di stivaggio in più, un'autonomia d'acqua più che doppia e anche una superiore autonomia di carburante (serbatorio più grande e minori consumi). A ciò si è poi unita una superiore silenziosità del motore e un buon passo a vela, superiore alle aspettative, sopratutto in condizioni di crociera, a pieno carico, quando le sue linee piene e studiate proprio per carichi importanti, si comportano meglio di altre, sportive, più filanti, ma che patiscono tanto il sovraccarico.
Forse, questa serie del 2001-2, pur avendo inaugurato una produzione con numeri incredibilmente alti e conseguenti inevitabili semplificazioni e risparmi, ha rappresentato l'ultima possibilità di ottenere da un prodotto industriale anche una certa robustezza ed affidabilità generali, unite ad attrezzatura ancora discretamente dimensionata e di qualità...
Ma vediamo quali sono le principali caratteristiche di Lady Blues.
L.f.t.
|
10.30
m
|
Lunghezza scafo
|
9.90
m
|
Lunghezza galleggiamento
|
8.50
m
|
Baglio massimo
|
3.35
m
|
Pescaggio
|
1.50
m
|
Zavorra
|
1.060
kg
|
Dislocamento
|
3.800
kg
|
Dislocamento a pieno carico
|
4630
kg
|
Piano velico
|
7/8 con 2 ordini di crocette acquartierate
|
I
|
11.60
m
|
Superficie randa full batten
|
24.20
m2
|
Superficie genoa
|
24.60
m2
|
Superficie fiocco
|
21.00
m2
|
Motore
|
Volvo
Penta MD 2020 D
|
CV / cilindri
|
19
/ 3
|
Trasmissione
|
Sail
drive + elica 2 pale fisse
|
Serbatoio gasolio
|
90 l
|
Serbatoio acqua
|
150
|
Progetto
|
J & J Design
|
Cantiere
|
Bavaria Yachtbau GmbH
|
Categoria navigazione
|
A
|
Anno costruzione
|
2001
|
ATTREZZATURA VELICA
Dal punto di vista velico, rispetto alla dotazione standard, Lady Blues ha una bella randa full batten con maggior allunamento e tre mani di terzaroli, di cui due rinviate in pozzetto, comodamente alloggiata nel lazy bag e guidata dal lazy jack. In caso di venti leggeri, può armare una vela di prua molto simile ad un Code 0, avvolto su un avvolgitore Facnor 1500, che ha dimostrato un range d'uso incredibilmente ampio, arrivando ad un uso ibrido col classico gennaker da crociera.
Le manovre sono rimandate su due winch Harken self tailing a doppia velocità sui paramare, per scotte genoa e code 0 e 2 winch Harken self tailing a velocità singola in tuga, per tutte le restanti manovre. Il passaggio dai Barient semplici agli Harken self tailing è stato davvero comodoso! :)
STRUMENTAZIONE
In colonnina la navigazione è aiutata da una bussola Plastimo Olympic 135 affiancata da una da rilevamento Plastimo Iris 50 e per l'elettronica da un autopilota RayMarine ST 4000+ (detto "Tino" il pilotino), interfacciato agli altri strumenti RayMarine (Tridata ST 60 e Wind ST 60+) e all'ottimo GPS cartografico/scandaglio grafico Lowrance LMS525. In questo modo, l'autopilota può guidare Lady Blues su una rotta preimpostata in caso di lungo trasfrimento ma anche mantenere un determinato angolo al vento in funzione Wind, in caso di pura veleggiata senza meta.
Sottocoperta invece, al carteggio, c'è il vhf fisso Navicom RT-160 abbinato ad un portatile Navicom RT-311, indispensabile durante le navigazioni notturne, in pozzetto. Un battery monitor Nasa BM1 garantisce poi un continuo controllo dell'impianto elettrico e delle batterie.
La stazione meteo Vion Altitude 5000 fornisce una certa tranquillità durante le varie giornate trascorse in rada e le traversate Liguria-Corsica, assieme ai bollettini via vhf e cellulare.
Abbiamo dotato Lady Blues di un discreto impianto stereo, con autoradio Kenwood KMR-440U ed altoparlanti Indiana Line - Nano. Il jazz dopocena, nelle fredde serate invernali, suonato come si deve, è un piacere unico!
ELETTRICITA'
I fabbisogni elettrici del motore sono delegati ad una batteria da 70Ah, piombo/acido libero, mentre per i servizi ci sono due batterie Crown Deep Cycle da 105AH l'una per 210Ah totali. L'alternatore di serie è stato ottimizzato con un regolatore esterno Sterling Advanced Digital Pro Regulator B che lavora in abbinamento ad un partitore di carica a caduta zero volts Sterling Pro Split R.
ILLUMINAZIONE
Per favorire l'indipendenza elettrica, oltre alle migliorate capacità di carica dell'alternatore, tutte le luci interne (alogene G4 da 10W) sono state sostituite con dischetti a 9 led G4 2,5W a luce calda in quadrato e nelle cuccettte e a luce neutra in bagno. Sono stati poi aggiunti diversi punti luce, sempre a led, sopra la cucina e sopra il carteggio, assieme a barre di led sotto ai portaoggetti laterali in quadrato ed in cuccetta, oltre a due plafoniere cromate, sempre a led, ai lati della paratia maestra. In certi casi per aumentare l'illuminazione massima, in altri per crearne una più leggera, soffusa, per rilassanti dopocena. Qua si trova ogni dettaglio.
IMPIANTO IDRICO
L'impianto originale (150 lt di serbatoio sotto la cuccetta di poppa, acqua calda su 220v e motore, con uscite in bagno - doccia, cucina e plancetta di poppa, tubazioni semi-rigide ad attacco rapido Whale) è stato ottimizzato nei raccordi acqua calda sul boiler per evitare perdite ed è stato aggiunto un miscelatore termostatico assieme ad un vaso di espansione extra da 2 lt. Potete leggere qua il resoconto dei lavori. Per le lunghe soste in rada, nei vari gavoni trovano posto diverse taniche da 10 e 15 lt per una maggiore indipendenza. Vista la destinazione crocieristica al 100% e le altrimenti eccelse comodità ad ogni livello, non avrebbe guastato un secondo serbatoio supplementare da 100-150 lt, disponibile sugli altri modelli della serie, ma non sul 32.
INTERNI
La vivibilità interna, ottima in relazione alle dimensioni della barca, può contare su locali molto ben bilanciati come spazi.
Scendendo dalla scaletta, unica per il notevole sviluppo orizzontale (i gradini sono ampi, anche barche molto più grosse hanno scalini assai più verticali e scomodi), si è accolti da un ampio quadrato, con panche laterali, lunghe a sufficienza per sdraiarsi e trasformarsi in comode cuccette da navigazione, attorno ad un ampissimo tavolo centrale ad ante abbattibili, comodo anche per 6 persone.
Il carteggio è funzionale, orientato correttamente a prua, con vano sotto il tavolo per le carte (usiamo le ripiegabili SHOM) e vari oggetti.
Dalla parte opposta la cucina ad elle, davvero ampia e spaziosa, può contare su un forno a gas (bombola Campingaz stivata in gavoncino apposito, in pozzetto) e due fuochi superiori, il tutto con possibilità di basculare.
Il frigorifero è quasi esagerato come volumetria e fin troppo potente se si tiene la regolazione già solo a metà.
Il bagno è giustamente unico ma davvero ampio, con altezza di oltre 1.85, WC a mano, lavello, miscelatore estensibile per la funzionalità doccia. Pratica e luminosa la finitura generale a gel coat, se si esludono i portaoggetti laterali in legno. Verso poppa vi è un pratico vano cerate, drenante.
Un buon riposo è garantito a noi dall'ampia cuccetta di prua, dotata di due begli armadi laterali e per gli ospiti da quella di poppa, ancora più ampia, solo un pò limitata in altezza al centro dal piano del pozzetto e dotata di un "solo" armadio. Solitamente la utilizziamo come locale di appoggio, in cui stiviamo borse e borsoni vari, attrezzatura da pesca, da apnea etc.. In ogni caso, calpesio adeguato e portaoggetti laterali abbondantissimi.
ANCORAGGIO
Le ferie estive ci vedono invariabilmente in rada, quindi per l'ancoraggio contiamo su un'ancora principale Plastimo Kobra 2 da 12 kg, ammanigliata a 35m di catena zincata da 8mm + 40m di cima da 14mm. A recuperare il tutto un salpancora Lofrans Caiman 88 da 1000W. Come seconda ancora, la Lewmar Delta da 10 kg che in precedenza stava a prua. Lo specifico gancio Wichard con qualche metro di cimetta da 10mm, scarica sempre la tensione dal salpancore sulle bitte, anche per le brevi soste bagno.
COMFORT ESTERNO
A garantire riparo in navigazione ci pensa l'ottima capottina NV Equipment a due archi, con ampie finestrature laterali in cristal e finestra centrale apribile su cerniere per garantire aria in navigazione anche nelle giornate più afose, pur lasciando la capote aperta per ombreggiare l'ingresso. In rada invece siamo visceralmente legati al tendalino a V rovesciata, semplice, efficace ed accogliente, che col suo effetto "tunnel" rinfresca il pozzetto con la minima brezza in prua e ripara perfettamente in caso di pioggia.
IN RADA
Tutto il nostro affetto e riconoscenza all'accoppiata tender Accastillage Diffusion/Bombard 240, semplice, leggero e di buona lunghezza + motore fuoribordo Suzuki DF 2.5 cv 4 tempi, eccezionale per silenziosità, regolarità ed affidabilità di funzionamento e consumi bassissimi.
Entrambi ci permettono di bighellonare per baiette, spiagge, scendere in porto a fare acqua e visitare i centri più interessanti, mentre Lady Blues ci aspetta dondolando in rada.
Nessun commento:
Posta un commento