MIAOOOOO!!! Mi presento: sono Archangel'sk Morning Glory, ma
per gli amici Zarina, una piccola Russian Blue di 10 anni.
Vi chiederete cosa ci fa una
gattina a bordo di una barca a vela? Beh, ovviamente la mia presenza è più che
apprezzata e giustificata...
Dai fenici in poi, i gatti sono stati una presenza
immancabile sulle navi. I miei cugini erano bene accolti in tutta Europa non
solo per dare la caccia ai topi nella stiva ma anche come portatori di buona
sorte. Iside, infatti, era anche la dea protettrice di navi e marinai e spesso
le sue immagini, in forma umana o felina, venivano messe a prua.
Il gatto era considerato dai marinai lo spirito guardiano
del vascello: se rimaneva a bordo, la nave era sicura; se l'abbandonava essa
era destinata al naufragio. La presenza a bordo di un micio fu addirittura
obbligatoria nella marina britannica fino al 1975.
Naturalmente a me non passa per l'anticamera del cervello di abbassarmi a tali umili lavori di caccia, e spero bene che quelli con cui vivo (e amo visceralmente, ma mi raccomando non diffondiamo troppo la voce... potrebbero gasarsi) evitino accuratamente questa possibilità.
A me piace accoccolarmi nella dinette d'inverno, al calduccio, stiracchiarmi sotto la cappottina o ancora gironzolare e controllare che tutto sia a posto a prua, al tramonto soprattutto in rada, tenendo ben lontani quei rumorosi gallinacci bianchi (gabbiani mi pare li chiamino).
Durante le traversate amo fare il turno notturno in pozzetto (ahimè assicurata ad un guinzaglietto... forse Loro mi credono imbranata... tse!?!?!) e annusare gli odori salmastri e umidi della notte mediterranea.
Naturalmente non devono mai mancare le crocchette a bordo, ma se arriva anche del bel pesce fresco non mi lamento. Ovviamente pulito e cucinato.
Preferisco andare a vela, il rumore del motore mi inversa un po' (o perlomeno così faccio credere ad Ombretta e Simone ad inizio stagione) ma alla fine adoro navigare con Loro e come disse Pablo Neruda (uno che probabilmente del mondo felino se ne intendeva) "L'elastica linea del suo corpo, salda e sottile, è come la prua di una nave".
...sentirete ancora parlare di me.
Nessun commento:
Posta un commento