Il
motore della vostra vela non prende tutti i giri? Ad un certo punto
fuma clamorosamente NERO e si "siede"?!? Si pensa sempre a carena
sporca, elica con passo lungo, filtri intasati, iniettori sporchi, pompa
rovinata. Prima di chiamare il meccanico e cacciar fior di soldini,
provare a valurare un'opzione semplce semplice, potrebbe esser che in
poco tempo, con spesa quasi nulla, riusciate a risolvere. Ma preparatevi
a sporcarvi le mani, quello si ;-) nel caso però, la successiva
soddisfazione non avrà prezzo!
Situazione:
non ho mai spinto a fondo il motore MD 2020 di Lady Blues, in
precedenza perchè ho preferito attendere di terminare un bel tagliando
(sostituzione liquido raffreddamento, olio, filtro olio, filtro aria,
filtro e pre-filtro gasolio etc), ma ad un certo punto ho voluto
testarlo al massimo dei giri: sui 3600 dichiarati dalla Volvo, ne
mancavano almeno 1200 all'appello, col contagiri inchiodato tra i 2.200 e i 2.300, con abbondante fumo denso e nero, solo ed esclusivamente al massimo dei giri soffocati :-(
Fatto
praticamente inspiegabile visto lo stato praticamente nuovo del motore,
mantenuto con cure paterne dal precedente proprietario ed amico Roberto!
Ho
quindi dato la colpa alla carena e all'elica, da due anni bisognose di
cure e tamponate solo con un paio di immersioni del sottoscritto, munito
di paglietta e raschietto. Causa poi smentita dopo le operazioni di
carenaggio: giri sempre fermi, al massimo a 2.400.
Desolazione, sconforto...
Solite ipotesi:
1) elica di passo errato: impossibile, con la stessa elica Roberto ha sempre ottenuto i giri corretti e il successivo proprietario di Lady Blues, Enrico, non ha effettuato sostituzioni.
2) iniettore/i, bloccato/i o sporco/i, con cattiva nebulizzazione:
si spiegherebbe il fumo nero ai massimi giri per cattiva combustione,
ma ipotizzerei anche un funzionamento irregolare del motore, che invece
gira su tutto l'arco del range, liscio come un gioiello. Mai un
sussulto, un'irregolatità di erogazione o altro. Solo gli manca potenza,
ma girare gira regolarissimo.
3) problemi alla pompa: ok, magari è lei, però meglio dar retta ad Occam e pensare alle cose più semplici.
E, nel caso, anche più economiche...
Prima
di far salire a bordo il meccanico, tento l'ultima carta e dopo qualche
lettura in rete, affronto il caro Volvo Penta MD 2020 che si presenta
così:
clikka sulle anteprime x ingrandire le foto
provo quindi a smontare il riser di scarico,
trovandomi con infinito piacere (a tal orrenda ma liberatoria visione
già pregusto la marcia trionfale del successo...), di fronte ad una
situazione del genere:
Riser lato motore: il lume di scarico rimasto è quel piccolissimo forellino nero scuro poco in alto, quasi al centro del colletore |
Colletto di ingresso acqua di raffreddamento |
Riser lato marmitta |
E
dopo un intero pomeriggio, passato ad asportare con immensa fatica e
sudore (e polvere, nerissima ed appiccicosa...), una buona parte di
questa schifezza, con martello e scalpello, questo è stato il lume di
scarico per buona parte ripristinato:
Dopo |
Prima |
Sottolineo come le incrostazioni,
oltre che quasi totali (mi meraviglio che il motore partisse
regolarmente sempre al primo colpo, girando perfettamente e senza alcun
fumo, fino a 2.200 giri) fossero di una durezza esagerata! In pratica inattaccabili a lime, raspe, spazzole metalliche, punta per calcestruzzo su trapano a percussione. Per
evitare eccessive aggressioni alla ghisa e vista la resistenza e
compattezza delle incrostazioni che non erano banali sali tipo calcare o
simili, non ho mai pensato ad eventuali bagni in acido. Ho
dovuto quindi agire nella più brutale delle maniere, con martello e
scalpellino robusto ed affilato, per diverse ore, scaglia a scaglia.
Dopo la sostituzione della relativa guarnizione e rimontaggio del tutto, veder il contagiri finalmente a 3.300-3.400 giri
e totale assenza di fumo anche a manetta sparata, con mare parecchio
increspato e superfici immerse ruvide (in futuro necessità di
trattamenti "a fondo) è appunto come scrivevo prima, una soddisfazione
enorme! Senza prezzo, se non quello irrisorio di una guarnizione, tra
l'altro fustellata a mano di persona. ;-)
testimonianza sconvolgente :-OOO
RispondiElimina(ma alla fine almeno s'è capita la natura di queste incrostazioni durissime?!?! che fosse per qualche ragione che non conosco direttamente, vedendo il colore carboncino... GRAFITE?? ..o peggio carbonchio?? :D)
comunque sorprendente che il motore andasse in moto, davvero..
bravo Simon!
Secondo un amico, che, oltre che sensato, c'azzecca con la meccanica, sarebbe colpa del vizietto troppo diffuso di accendere il motore in porto, quando non si esce per lungo tempo, lasciandolo al minimo e spegnendolo troppo presto.
RispondiEliminaLui non va in temperatura e i depositi crescono a gogo!
Quindi, nel caso, motore ad almeno 1500 giri, farlo scaldare bene, per diverso tempo e poi farlo salire ancora di più per evitare incrostazioni così devastanti. ;-)
Accenderlo per pochissimo tempo e lasciarlo al minimo (magari poi in inverno, con temperature basse), sembra davvero che gli faccia più male che bene.
A questo punto, gli credo... ;-)