Monitorare i consumi elettrici di Lady Blues. E non solo!

Come poter finalmente sapere quanta corrente si "bevono" il frigorifero ed altre utenze elettriche. Ma anche quanta ce ne da l'alternatore del motore. Con possibili, deludenti sorprese...


Ammettiamolo, il tema dell'indipendenza elettrica, per chi vuole rendersi il più possibile indipendente dai porti durante le prorpie peregrinazioni in mare, è fondamentale!

L'acqua dolce si può razionare tanto, con diverse accortezze, bastano poche taniche extra nel gavone e i giorni di autonomia crescono notevolmente.
Ma con l'elettricità tutto è più complicato, se appena si vuole qualcosa di fresco in frigo.
Possiamo aumentare la dotazione delle batterie (su Lady Blues ci son 2 nuove Crown a scarica lenta da 104 Ah, per un totale di 210Ah), si possono sostituire tutte el lampadine a led, col vantaggio di poter accendere le luci interne la sera, senza incidere significativamente sui consumi, possiamo evitare di accendere stereo ed altre utenze non indispensabili, ma il frigo, con la sua insaziabile fame di ampere, ci annienterà comunque le batterie in pochissimo tempo!

La soluzione definitiva che potrei immaginare sarebbe unire un paio dipannelli  solari per un totale di circa 100-150W ad un bel generatore eolico, possibilmente silenzioso (quante giornate in rada, molestate dal fischio altalenante, a  momenti davvero molesto di certe turbine eoliche sulle barche vicine!). Unico problema, il vil denaro...

Soluzione adottata prima delle ferie 2013: ottimizzare l'impianto elettrico col minimo della spesa, cominciando da ciò che già c'era, cioè l'alternatore del motore Volvo Penta 2020.
In particolare, ho ordinato sul sempre conveniente sito http://www.jgtech.com un regolatore digitale per alternatore della Sterling Power e l'ormai famoso ed apprezzato Battery Monitor BM-1 della Nasa, perchè credo sia molto utile sapere come e quanto si stanno scaricando le batterie, per poi poterle ricaricare prima di averle troppo basse di voltaggio. Idem per la fase di carica.

Quindi, anche per semplicità operativa, per prima cosa c'è stata l'installazione del Battery Monitor.

Poco da dire, operazione semplice, da una parte foratura (sempre con un pizzico di ansia) del bel mogano della Lady, a fianco del tavolo da carteggio, per ricavare la sede di incasso dello strumento. Operazione eseguita in maniera rapida ed impeccabile dal babbo. Il punto scelto ha garantito una visibilità ottima e al contempo una buona vicinanza al pacco batterie, alloggiato sotto la panca adiacente.







Parallelamente io mi son dedicato alla parte elettrica, le istruzioni allegate, chiare e complete ( consultabili qui: http://www.nasamarine.com/images/file/BM1+-BM2+.pdf ) non lasciavano margine di errore: con tutte le utenze di bordo spente, interrompere OGNI collegamento alle batterie servizi sul negativo, posizionare lo shunt fornito vicino al pacco servizi, collegarci lo strumento, quindi interporre lo shunt tra il cavo negativo che alimenta tutte le utenze e il polo negativo della batteria. Solo a questo punto, connettere il positivo dello strumento alla batteria servizi per alimentarlo.

Ecco a destra lo shunt in sede, ancora scollegato 


E finalmente, il momento della chiusura del circuito (dopo di che lo shunt è stato coperto con una protezione, anche se in maniera ad oggi provvisoria, per evitare qualsiasi cortocircuito accidentale)


A seguire, ancora pochi istanti di pazienza per configurare lo strumento in relazione alle proprie batterie servizi, quindi qualche minuto con un pò di utenze accese, a dare un certo carico, come da istruzioni. Finalmente i grossi numeroni cominciano a mostrare il via vai degli ampere!

Queste le caratteristiche dell'Bm-1.
La prima e forse più utile informazione che ci da, è il flusso istantaneo, netto, di ampere sul banco servizi, indicando quanti A (al primo decimale) stanno fluendo, in carica o scarica. Nella stessa schermata si puó anche leggere numericamente il voltaggio sempre ad un decimale, del banco servizi e, su un indicatore a barre, la percentuale di carica residua.
Aggiungo che la nuova versione del BM-1 puó indicare con la stessa precisione il voltaggio anche della batteria di avviamento motore. Non male. 
La seconda schermata ci indica il bilancio totale netto di ampere, dall'ultimo azzeramento.
L'ultima schermata invece torna ad indicare la percentuale di carica residua, questa volta, oltre che con le solite barre, anche con grosse cifre, assieme ad una stima del tempo in ore, necessario per scaricare o caricare del tutto le batterie, se si continuasse con quel flusso di A.

Dopo l'uso in vacanza devo dire che ritengo questo strumento molto ma molto utile, specie se, come nel nostro caso, si sta tanto in rada e ancora non si dispone di fonti di ricarica più o meno continue, come l'eolicone/o il solare.
Col battery monitor possiamo sapere con gran precisione a che punto di scarica stanno le batterie e quindi decidere di ricaricarle prima che siano eccessivamente a terra, quando richiederebbero tempi di motore eccessivi e senza stressarle inutilmente.
Insomma, infonde una nuova tranquillità. :)

La precisione di misura degli A, valutata accendendo singole lampadine alogene  e a led mi è sembrata molto buona. Discreta la previsione dei tempi di ricarica a motore, solo certe volte inaffidabile in caso di caricabatterie da banchina.
Trovo invece abbastanza inutile la stima dei tempi di scarica, perchè valuta il 100% di scarica e non il 50% che non andrebbe di per se oltrepassato. Per di più, con carichi forti ed intermittenti come il frigorifero, i tempi passano da ore a centinaia di ore...
Anche il bilancio netto, con la ricarica spot a motore, ha poca utilità. Immagino sia invece molto più utile con solare o eolico.

Ma il giochino che rapirà per diverso tempo il velista che abbia appena installato il BM-1 è lo scoprire quanto consuma ogni singola utenza!
E qui fioccano sorprese, a volte positive ma spesso molto ma molto negative...
Buone notizie per i dischetti a 9 led, già presentati sul blog, che su Lady Blues hanno sostituito ormai tutte le alogene da 10w: 0,1A per un dischetto, contro i 0,9A di una alogena! In pratica, la sera in rada, tenere accesa una luce interna a led per leggere un pó è praticamente ininfluente! Nuova gran libertà e comfort in rada.
Anche la luce di fonda in testa d'albero a led, coi suoi 0,2A di consumo ora lascia molta più tranquillità d'uso.
0,7-0,8A l'autoradio in modalità radio, a volume medio-basso.
Frazioni di ampete anche per tridata e wind. Immaginavo che l'annesso scandaglio consumasse di più.
Già le luci di navigazione a vela, ancora ad incandescenza, si fumano 2 preziosissimi A ed altrettanti se li prende la luce di navigazione a motore (male minore).
Non ho invece preso nota dell'autopilota, ma da come riesce ad abbassare la carica anche solo in un'ora di veleggiata, temo sia parecchio vorace!

Ma il vero e proprio shock in tema consumi me l'ha rifilato il frigorifero!
Ampio, molto ampio per un 32-33 piedi, pur se ben isolato dal cassone annegato nella schiuma poliuretanica, grazie all'evaporatore dotato di ventola di diffusione dall'aria fredda, all'avvio supera i 7A, a regime si attesta drammaticamente sui 6-6,7A...

Prossimamente pubblicheró una tabella riassuntiva dei consumi misurati per ogni utenza.
Seguirà anche un post sull'installazione del Digital Alternator Regulator della Sterling power, che ci ha garantito una ricarica a motore finalmente davvero efficace e più rapida rispetto al pigro regolatore di serie. E, nota positiva, ad un prezzo notevolmente inferiore rispetto al più diffuso Battery Charger (in cambio di un'installazione più complessa, ma assolutamente fattibile).




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