Vacanze in Costa Azzurra - 12 => 15 agosto 2011

Porquerolles 12 => 15 Agosto

12 agosto
In tarda mattinata, appena alcune barche lasciano il posto, ci spostiamo come falchetti nella zona più a SO della baia. Le previsioni per la notte sono infatti di vento in robusto rinforzo da SO, direzione già stabilita in giornata. Voglio assolutamente avere una protezione migliore dal vento, perchè nella precedente posizione, in centro baia, questo ci avrebbe investito senza alcun minimo ridosso. Qua invece, oltre al ridosso dal vento, troviamo anche una minima attenuiazione del moto ondoso indotto sia dal traffico che dal vento in lento ma costante aumento. 




Per non rischiare di rimaner poi chiuso tra altre barche regolarmente troppo vicine, lascio già un buon calumo dopo la manovra di ancoraggio. Tuffo e verifica: la Delta anche questa volta è quasi del tutto sepolta nella sabbia e ben disposta. Mi meraviglio comunque di aver trovato senza fatica, in periodo così trafficato, un posticino così bello (siamo sufficientemente vicini alla costa da goderne appieno la scenografia) e così sicuro (sabbia ottima tenitrice, giusta distanza da rocce e pericoli ed altre barche, buon ridosso dal vento e discreto dal moto ondoso).
Possiamo saltar sul tender e goderci la prima scorrazzata della vacanza! :-D Andiamo col tenderino alla piccola ed incantevole baietta riparata dalla Pointe d'Alicastre: è sempre fantastica! Qui il vento per magia sparisce, il sole scalda il doppio e pure l'acqua immobile è ben più calda. Beate le piccole velette e barchette che son riuscite ad infilarvici, con tanto di ancora a poppa in spiaggia! 



Ci spostiamo poi sulla spiaggia di Notre-Dame, raggiungibile a remi. I ragazzi adibiti a guardia ci vietano pure di posare il tender - causa motore - sulla spiaggia! Inspiegabile, visto che tanti altri sono invece li, tollerati senza problemi, col loro bel fuoribordo, in alcuni casi anche 2 tempi... :-/ Non gli piaceranno per caso i tender e relativi motori degli italiani?!? Il dubbio è assai fondato! Non vogliamo questionare, fatte due foto, remiamo verso il limite delle boe e ci spostiamo più ad est, dove la spiaggia si fa più rocciosa e vige il libero attracco. Bagnetto, foto e decidiamo di rientrare senza perder ulteriore tempo. 



Il vento da SO sta rinforzando, tanto da garantirci un rientro alla barca tra mille spruzzi ed aria tesa davvero freddina, nonostante lo splendido sole. Diciamo che non è proprio l'estate 2009, con le sue infinite bonacce durate 3 settimane...
Rientrati, prima del bagno serale con relativo sapone marino, ricontrollo l'ancora perfettamente sepolta e stabile. Ok, posso stare tranqiullo! Quindi troviamo pure il tempo di dedicarci ad una provvisoria riparazione delle cuciture sulla capottina: la finestra in cristal di destra si sta scucendo sempre più. Non vorrei che notte tempo, col ventone in arrivo possa cedere del tutto e magari strapaprsi via. Poliestere doppiato, ago robusto e in due in poco tempo facciamo una cucitura esteticamente discutibile ma strutturalmetne efficace. Il lavoro sarà finito, con miglior cura, dalla sola Ombretta. Bene, possiamo goderci l'aperitivo in pozzetto ben riparati dal vento che sta ancora aumentando, arrivando a fischiare in maniera sinistra, con relative bolinate della barca sull'ancora. Nel frattempo, molte barche hanno lasciato l'ormeggio. Poco male, meno gente ho attorno, più sto tranquillo. E posso permettermi una decina di metri extra al calumo: oltre 30 mt di catena su 4.5 di fondale con l'ottima sabbia dovrebbero farci dormire sonni tranquilli! Nonostante qualche raffica davvero impressionante, con relativi strattoni sulla catena e rumoracci, fischi e vibrazioni sinistri dell'albero e del sartiame. Il forza 6 preannunciato c'è tutto! Per sicurezza punto la sveglia a mezzanotte, ma ancor prima, il vento si attenua e i sinistri tonfi spariscono. Dormiamo pesante finchè..... una grossa barca a motore vicina, decide di festeggiare la fine del ventone a suon di ubriacature: di colpo sparano musica a tutto volume con tutte le luci accese. Qualcuno, ciocco perso, si butta in mare... esco in pozzetto con gli occhi appiccicati. E' l'una e mezza, loro gridano, cantano con quel frastuono di musica. Gli urlo a tutta gola un "SILENCE PLEASE!!!!" e magicamente la musica si abassa a volume umano. Poco dopo si rialza, gli grido ancora e vedo un uomo che abbassa. Una bionda giovincella, ben poco consona all'età media dei gaudenti, sfrontatamente rialza il tutto ma con piacere noto che il probabile capo barca le impone un volume decente. Beh, sembrano averlo capito. Danno ancora fastidio, ma così può andare per tutti, noi possiamo dormire, loro divertirsi. Difficile capirlo per chi non ha la giusta dotazione neuronale...

13 agosto
Sveglia con tutta calma, bagnetto, relax, letture. Solo nel pomeriggio ci attiviamo e programmiamo l'atterraggio col tender. Noi... perchè Zarina, alla nostra fregola da gironzolamento, preferisce la sua modalità "relax assoluto". Torniamo nella piccola baietta di Pointe d'Alicastre, per poi camminare un pò lungo i sentieri dell'isola. Visistiamo il Fort de l'Alicastre da cui si gode una vista deliziosa sulla baia principale e sulla più piccola, a destra

 

dopo di che puntiamo verso il Fort de la Repetance, ora occupato da monaci ortodossi.  


Scendiamo quindi da un sentiero diverso, più ad est, trovandoci nella parte sud della Plage Notre-Dame. In pratica le nostre solite scarpinate di diversi km, fatte sempre rigorosamente su sterrato ed in infradito. Anche quest'anno mi meraviglio di come riesco ad evitare piaghe e dolori ai piedi... Foto di rito a Lady Blues ancorata nella baia



e rientro, con bagno, lavaggio con l'amato sapone marino, aperitivo con l'inseparabile Pastiss in pozzetto, sinonimo stesso di estate, mare e barca. Tra l'altro la brezza da SO stasera ci dispone il pozzetto fronte sole giusto per i momenti dell'aperitivo, per poi spostare la prua al tramonto successivo: cosa si può voler di più dalla vita?!?



Quindi cena, relax con sigarini e rum, riparati dalla capottina, constatando ancora una volta come quest'anno, nonostante l'anticiclone, il clima la sera sia a dir poco freschetto. Stanotte, con brezza variabile, si dormirà tranquilli!
14 agosto
Sveglia puntata ad un orario decente: vogliamo far colazione e poi spostarci prima che sia tardi, quando molti lasciano l'ancoraggio, per trovare un buon posto nell'Anse du Bon Renaud, di fronte alla Plage d'Argent. Per scrupolo, durante il breve spostamento chiediamo ai gommoni degli ormeggiatori se è possibile entrare in porto per i rifornimenti. In teoria si, ma dovremmo aspettare più tardi. Quindi ringraziamo, ma tiriamo dritto, provvederemo col tender. Cominciamo a pensare che, per queste vacanze, in porto la barca non ci entrerà mai... Arrivati alla Plage d'Argent, con cielo grigio grigio, troviamo posto inizialmente troppo vicino al canale di accesso a motore alla spiaggia: appena gira il vento lo invadiamo. Non mi piace, attendiamo e appena una barca poco ad Est lascia l'ancoraggio ci spostiamo: fondo di 4 mt, centrando in pieno una lunga striscia di sabbia angolata alla perfezione per quello che sarà il tiro sull'ancora per domani. C'è infatti un'altra previsione di F6 da SO per domani e noi diamo ancora all'inizio di tale striscia di sabbia, direzionata tra SO e NE. Sabbia per di più ottima! Fine, pastosa e di grande tenuta: al solito controllo con la maschera trovo la Delta TOTALMENTE sepolta! Mi sento ancor più tranquillo rispetto a due giorni fa, nonostante qualche roccia lontana a poppa.


In pco tempo tutta la baia è saturata da barche che, incuranti del fondo, danno ancora sulla posidonia. Saranno gli attori protagonisti dello spettacolo di Ferragosto! :O) Purtroppo però, durante il bagno per controllo ancora, ho modo di constatare la temperatura pessima dell'acqua, mostrata dallo scandaglio: 18.8°!!! Gelo!!! Nel pomeriggio siamo sbarcati col tender direttamente ad uno scivolo del marina di Porquerolles, armati di due taniche da 20 lt più una da 10 acquistata al locale magazzino Uship, per rabboccare il serbatoio dell'acqua dolce. Diamo anche un'occhiata agli uffici della capitaneria del porto: tutto esaurito! E conferma del F6 per l'indomani. Poco male, il nostro bel posto in rada ce l'abbiamo già... ;-) Rientro sul tender con bel frescolino, bagno serale poco estivo e la sera, in pozzetto, pantaloni, felpa e copertina...
15 agosto
Che dire?!? Come anticipato, è il giorno dell'apertura delle gabbie! All'inizio della giornata si è subito presentata una bella brezza da O, pronta a ripulire i cieli dal grigiore del giorno precedente, seguita poi dal vento annunciato,anche se inizialmente leggero.



Poi però, nonostante le previsioni di F6 confermate, essendo Ferragosto tutti "devono" forzatamente uscire in mare, capaci ed incapaci, marinai ed inetti... rada velocemente saturata di barche, pronte a dare ancora anche dove non andava fatto!
Di seguito solo i casi più eclatanti, ma davvero, tutta la giornata è stata un cinema! Divertente non fosse che in diversi hanno tentato di rovinarcela...

- grosso GS italiano, nuovo e "sborone" con equipaggio della domenica, che vista la sabbia davanti alla nsotra prua ha tentato più volte di dare ancora esattamente sopra alla nostra. Ha desistito solo all'ennesima mia scocciata rimostranza;

- velona oceanica, ben dotata con musone con doppie ancore, mi aspettavo un gran velista. Invece... marito volenteroso, tentava di manovrare a motore, corrrere a prua e filare due ancore, con vento in rinforzo, il tutto completamente da solo, mentre la moglie più o meno intenta a leggere, ogni tanto lo guardava quasi con commiserazione. Ha spedato 7 SETTE volte di seguito per fortuna senza mai coinvolgere nessuno, vista la sua ostinazione di filare la Brake principale e la Brittany secontaria afforcata, sempre e solo sulla posidonia!

- Jeanneau scafo blu, sotto le raffiche cattive, in rinforzo del pomeriggio, ha spedato, arando a gran velocità sulla linea d'ancoraggio di un enorme cat. Le urla dell'equipaggio del cat, nonostante la buona distanza e i fischi del vento, erano notevoli.

- Una vela ha spedato, arato e portato con se, per fortuna verso il largo, un'altra incolpevole barca.

- Un grosso cabinato a motore, vecchio stile e con equipaggio vecchia età, ha provato a dare ancora nel solito tratto di sabbia alla mia prua. Gli comunico che "ovviamente" davanti a me, c'è la mia catena con la mia ancora, lui fa segno che ok, non c'è problema, si metterà di lato. Peccato che sarà troppo poco scostato e dando poca, pochissima catena, si troverà esattamente a fianco a noi, a dritta. Un pò in inglese, un pò in francese con l'aiuto di Ombretta, gli ripetiamo che è troppo vicino, c'è troppo vento per due barche quasi in linea che si trovano fianco a fianco a 4-5 mt di distanza! Tra l'altro io in previsione di star sicuro e fermo ho dato molto calumo (o meglio, il giusto), loro, se va bene avranno una quindicina di metri di catena... su 4 metri ma con quel vento in rinforzo è davvero poco! I vecchiardi di bordo ragionano lentamente, molto lentamente e dopo mezz'oretta realizzano: "forse" sono troppo vicini! Vecchiardo 1 alle manette dei due motoracci, vecchiardo 2 all'ancora. La manovra di recupero sulla loro ancora mi preoccupa, li vedo troppo rigidi, lenti ed impacciati... e infatti, il tempo di correre a prua e la barcaccia, appena solleva l'ancora dal fondo, spinta dal forte vento in un attimo è scaraventata sulla nostra prua! Il vecchiardo 1, a quel punto pensa bene di dare tutto gas a tutte e due le manette, impennando la barca sulla nostra prua e agganciando la nostra catena con la sua ancora a penzoloni. A quel punto vecchiardi mariti e vecchiarde mogli vanno in panico, sgasate senza senso e senza idee sui motori, strattoni alla nostra prua. Se non faccio qualcosa in un attimo strapperanno anche la nostra catena con quel loro catafalco grosso, alto e  pesantissimo! Non voglio finire a scogli trainato dalla loro deficienza! Tra le urla delle vecchiarde che temono chissà cosa e le mie che con tutto il fiato che ho in corpo (e, credo, sguardo assassino...) gli grido: "At home!!! You've to stay at home!!! Stupid, bad stupid!!! Why are you here on the sea?!? Stay at home, go at home!!!" mi tuffo a prua e in un attimo, pur con un bello sforzo, riesco a far scavallare la loro ancora a destra della nostra catena. Sono quei momenti i cui rimpiangi di non sapere bene una lingua per non poter insultare a dovere l'imbranato di turno! Subito la barcaccia, non più agganciata a noi, scade velocemente a dritta, mentre Ombretta, provvidenzialmente, ha già buttato giù tutti i parabordi che quest'anno abbiamo deciso di lasciare al loro posto, semplicemente sollevati da un gancetto. Estetica a parte, ottima scelta! L'unico danno riportato, così, sarà una storta all'archetto di fissaggio del bompresso in acciaio... spero almeno di avergli lasciato un giusto ridordino in fiancata! Quanto meno, raccogliamo le loro terrificate, sincere scuse. A quel punto, abbandono il ghigno assassino, mentre loro piano si allontanano, riesco a dargli un cenno di ok, con aggiunta di un: "next time, take care of the distance and the wind!". Vabbè, con tutta l'incompetenza che ormai gira per mare, un incidente del genere prima o poi era inevitabile. Poteva andar peggio!

- dopo altre vele in libera aratura del posidonieto (davvero un festival!) la chicca finale: dufour 30 con due coppie di sgargoli giovincelli che arrivano con piglio sicuro, ci puntano (regolare! Visto lo spazio che cerco sempre di lasciare tra me e le altre barche attorno...) ma per fortuna vedo che mirano ad una piccola chiazza di sabbia a dritta della nostra prua. Con fare molto professionale, i due ragazzi si coordinano al meglio e riescono a centrare perfettamente il bersaglio con l'ancora. Son quasi tranquillo, perchè, pur essendo molto vicine le due linee, loro dovrebbero poi allontanarsi per bene a poppa... invece... invece danno poca, pochissima catena, tanto da finire appena appena alla nostra poppa. Durante i brandeggi per il forte vento, ce li troviamo a volte con la loro prua a un metro NON DI PIU' dal tender a poppa! Hanno dato ancora in corrispondenza della prua, quindi fanno una dozzina di m di loro catena, non di più! Su 4-4.5 mt di fondo, poco, pochissimo. Gli faccio cenno della distanza, il ragazzino capobarca, sorridente e soddisfatto mi fa cenno che è tutto ok. OK?!? Maddechè? Maddove? Non ce ne crucciamo molto, per come ci sono addosso faranno solo l'aperitivo, poi se ne andranno... invece... invece dopo un pò vedo che fissano (tra l'altro con un terribile grillo, impossibile da togliere in emergenza) la cimetta per allentare il tiro della catena sul musone dell'ancora (niente salpa-ancore...). A quel punto Ombretta sfodera l'esperienza Québécoise chiedendogli se "ovviamente" se ne andranno per la notte. E "ovviamente" loro rispondono di voler rimanere, devono dormire li! I pazzi esistono... ecco la prova! Alchè gli diciamo che li non possono stare, perchè per la notte noi dovremo dare ancor più catena. Ok, nessun problema per loro. Non fosse che quando mi decido ad allungare il calumo loro se ne stanno li ed arriviamo quasi al contatto! I pazzi esistono e son davvero pazzi! Mi preparo alla solita rissa, non fosse che poi, col tramonto, il vento cala, il brandeggio diminuisce e a quel punto io, che ho dato ancora sui 4 m posso anche recuperare un pò degli oltre 33 m filati.

Alla fine, nonostante tutto, dopo un fantastico sigaro Partagas Serie D4, post cena, goduto al 200% in pozzetto, dormiremo comunque tranquilli...


 To Be Continued...

 

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